1950-1970 Pubblicità e immagini dell’Italia a Tavola
20 anni di pubblicità, 20 anni di modernità: dall’Italia povera dei primi anni’50, attraverso il boom economico e le speranze degli anni ’60, fino all’austerity obbligata. La mostra è ideata e curata da Marco Panella, prodotta da Artix in collaborazione con Coca-Cola Italia, Gruppo Cremonini e Montana
In questa mostra c’è tutto il nostro paese racchiuso nelle grafiche pubblicitarie che affollarono i rotocalchi di questi venti anni, nessuno dei reperti appartiene ai musei delle aziende però, sono tutte immagini raccolte da persone vere, ritrovate in casa, in cantina, nei mercatini, in molti casi, sono veri ricordi di famiglie intere. Le riviste che le hanno ospitate sono: Oggi, Epoca, la Domenica del Corriere, Tempo, Grazia, Gioia, Sorrisi e Canzoni oppure sono tratte da cataloghi, depliant, agende per la casa e calendari. Nonostante l’arrivo della televisione nel ’54 Marco Panella – ne Il Cibo Immaginario – ha voluto indagare solo le pubblicità cartacee.
E sono davvero tutte incantevoli, intrise, anche loro malgrado, di statistiche Istat, del grande popolo delle casalinghe di un tempo, di fotografie e istantanee di un paese in eterno movimento e di tanta positività e fiducia nel futuro. Ci sono solo tre eccezioni in questa raccolta, tre eccezioni non esclusivamente cartacee: i tappi delle bottiglie da collezione degli anni ’60, i gettoni che la Galbani lanciava sulle spiagge di Rimini e i famosissimi plasteco dei formaggini MIO che, prima della moda dei magneti, hanno dato vivacità a tante cucine, attaccati dai bambini sulle maioliche.
Il Palazzo delle Esposizioni di Roma ospita, con Il Cibo Immaginario, oltre 300 immagini divise in dodici grandi temi: l’Italia in casa forme, oggetti e colori; l’Italia dei baby boomer; l’Italia del tempo libero; l’Italia degli intenditori; l’Italia che sogna con i concorsi a premio; l’Italia che scopre il risparmio e le offerte speciali; l’Italia che seduce e l’Italia in famiglia.
I temi sono profondissimi e coinvolgono il visitatore in prima persona, tutto inevitabilmente prende forma nel passato e in una dolce nostalgia: sono generazioni lontane, ma al contempo vicinissime alle nostre.
Galeotto fu un libro anche questa volta: “Il Libro della Massaia”, edito a Trieste nel 1951 dall’European Recovery Program, il Piano Marshall per intenderci, che ha dato spunto a Marco Panella per questa collezione di pubblicità tutte italiane.
Grano, aiuti e un vero e proprio manuale della perfetta casalinga furono le risorse messe in campo dagli Stati Uniti per un’Italia in miseria, ancora una volta loro gli americani, gli stessi che sono riusciti a impadronirsi della nostra pizza.
Ricordate che: “La biancheria sia sempre candida; a ciascun posto un sol piatto, con a destra coltello e cucchiaio, a sinistra forchetta, davanti posata piccola per frutta e due bicchieri; sul piatto il tovagliolo (non nel bicchiere) semplicemente piegato; da parte a sinistra il pane” …“Star seduti convenientemente, ben di fronte, con seggiola da presso alla tavola, non inclinata in avanti. Busto eretto, gambe naturalmente piegate, mai lateralmente alla sedia. Braccia piegate e piuttosto aderenti al corpo. Tovagliolo sulle ginocchia, mai appeso alla giacca”
(Dalla Rubrica Qualche norma di Galateo de: Il Libro della Massaia)
C’è ancora tempo fino al 6 gennaio per visitare il Cibo Immaginario e il Natale si presta a ricordi e desideri. Buon Viaggio.
Il Cibo Immaginario – 1950-1970. Pubblicità e immagini dell’Italia a tavola – Roma – Palazzo delle Esposizioni – via Nazionale, 194 – fino al 6 gennaio 2014 – www.palazzoesposizioni.it
di Nerina Di Nunzio
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