Leggo su Behance “The idea behind Pasta for One was to create a single portion of pasta. In Italy pasta is a diet pillar and it actually makes sense to buy big pasta boxes. But if you live abroad and you want to enjoy pasta just once in a while it’s better to buy it only for a single meal.
Every kind of pasta has its own personality and consequently its own pattern.

Il progetto di Alessia Olivari, giovane creativa romana, mi ha subito colpito: per i bellissimi pattern, con i quali guarda caso anche io mi sto cimentando,  ma anche per la proposta, intelligente, di proporre una confezione di pasta in singola porzione. Effettivamente la mia dispensa in cucina sembra il deposito dei pacchi di pasta abbandonati: maltagliati, penne lisce, penne rigate, tortiglioni, pipette, bucatini, spaghetti, vermicelli, orecchiette, lasagne, cannelloni, rigatoni. Decine di pacchi aperti, utilizzati per nemmeno un quarto del loro contenuto e poi abbandonati, dimenticati a volte. E’ vero la pasta non va a male, ma perché esser costretti ad invadere quel già esiguo spazio, riservato alla cucina nelle nostre case da single, con pacchi e buste da 1/2 kg., per non dire da 1 Kg. (se le trovi in super offerta), quando potremmo acquistare unicamente ciò di cui abbiamo voglia e che siamo certi consumeremo di li a poco?

Le confezioni progettate da Alessia sono davvero belle tanto che mi viene naturale pensare che giusto sarebbe poterle riutilizzare una volta vuote: magari tornando al supermercato ed acquistando 100 gr. di pasta sfusa. Quanta plastica eviteremmo di produrre, consumare, smaltire, riciclare? Quante ne sarebbe felice l’ambiente?

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