Non ditemi che non avete mai sbucciato una bottiglia! Davvero non l’avete fatto? Bene, Smirnoff sembra offrircene, finalmente, l’opportunità. Il progetto è dell’agenzia brasiliana JWT che, per il lancio dei nuovi gusti (lime, frutto della passione e frutti di bosco) della nota vodka, ha pensato di rivestire le bottiglie con una pellicola plastica che riprende fedelmente la texture del frutto relativo; di sistemare le tre bottiglie in una cassetta della frutta e di spedirle, quindi, ad un discreto numero di fortunati. Come scrivevo, l’operazione è stata pensata e voluta solo per la fase promozionale: negli scaffali non troveremo mai le bottiglie con la “buccia”.
A questo punto viene naturale chiedersi quanto, oggi, un progetto di packaging sia finalizzato unicamente a soddisfare le necessità di stoccaggio, trasporto e conservazione di un dato prodotto quanto piuttosto – e ovviamente con il solo obiettivo di vendere di più – finisca per assolvere il compito di offrire un’esperienza, amplificandone il valore – e in alcuni casi, come questo, creandolo di sana pianta. L’idea è bella, senza dubbio, ma resta il fatto che è tanto finta la buccia quanto lo sono le tre essenze diluite nella vodka.