LETTERA

La figura prende in esame la particolare dialettica della lettera d’amore, che è insieme vuota (codificata) ed espressiva (piena della voglia di esprimere il desiderio).

Freud:  Lettere 1873 – 1939, 26.

“Essendo desiderio, la lettera d’amore attende la sua risposta; essa ingiunge implicitamente all’altro di rispondere: se questo non avviene, la sua immagine si altera, diventa altra. ….. Continui monologhi sull’essere amato, cui manchino un correttivo e un rinnovamento da parte dello stesso oggetto amato, portano a farsi idee sbagliate sul rapporto reciproco e all’estraniamento, quando ci si trova di nuovo e ci si sente diversamente da come si era creduto, senza garanzia.”

Frammenti di un discorso amoroso, pag.128

Non c’è niente di piu’ bello di ricevere una lettera scritta a mano. O di ricevere un taccuino pieno di parole scritte a matita. Soprattutto adesso, nel mondo delle mail, degli sms, di facebook e di twitter. La lettera scritta a mano rivela la giusta intensità di quello che, chi scrive, vuole dire. La nitidezza del segno, la pressione sulla carta, l’ordine delle parole, il disordine della punteggiatura, le cancellature, i ripensamenti, la sovrapposizione delle lettere, la fretta nello scrivere, sono tutti segnali deboli che completano il contenuto. Con mail e sms è diverso, capita per esempio di essere più disinibiti di come si è in realtà. E si costruiscono immagini di persone che poi in realtà sono altre.

Avere una lettera in mano, chiusa: paura, curiosità, non sai se aprirla. E’ sicuramente una cosa importante. Io alcune lettere ricevute in momenti difficili le tengo nel comodino. Le ho lette una volta sola, ma non ce l’ho mai più fatta ad aprirle, anche dopo tanti anni.

Ecco la mia lettera di oggi: un’orata al cartoccio in carta da forno profumata al pepe rosa.

ORATA A SORPRESA IN UN MARE DI PEPE ROSA

Prendere un’orata e pulirla togliendo le scaglie.

Farcirla con aglio, olio, sale grosso (anche aromatizzato), pepe rosa, prezzemolo e ogni altra erba di stagione. Bagnare con un filo d’olio e poi chiudere in un cartoccio con carta da forno e legarla con lo spago alimentare. E’ carino farlo anche con altri pesci a trancio, tipo spada, tonno, salmone, tagliandone dei bocconi di 45 centimetri di lato e fare dei piccoli pacchettini da disporre sulla piastra del forno.

Mettere in forno a 180 ° per una ventina di minuti. Poi togliere dal forno e aprire il cartoccio direttamente a tavola.

Il pepe rosa viene dalla Turchia, arrivato ieri da Istanbul. Regalo di Margherita.

Photo by Gorgelous